Peperoncino

Il peperoncino ha una storia molto antica..

Il nome Peperoncino deriva dal latino Capiscum, dove capsa significa scatola; infatti, questo frutto ha una forma molto simile ad una scatola contenente i suoi semi. Secondo altri invece il nome deriverebbe dal greco Kapto che significa mordere, riferendosi al piccante che "morde " il palato quando si gusta.

 

La sua storia inizia molti anni fa; la prima testimonianza la ritroviamo nella biografia di Montezuma, appartenente alla dinastia Azteca, che durante la sua dura prigionia, trascorreva il tempo mangiando pietanze a base di peperoncino, in compagnia delle sue seducenti concubine.

 

In tempi più recenti, fu Cristoforo Colombo ad importarlo dalle Americhe, e gli spagnoli lo introdussero in Europa. Essendo considerato una spezia, ci si aspettava un guadagno ben più cospicuo di quanto in realtà fu; infatti, molto presto ci si accorse che si trattava di una pianta facilmente coltivabile e adattabile a molti climi.

 

 Così chiunque poteva piantare i suoi semi e usufruire del gusto, a differenza di altre spezie molto costose e introvabili come cannella, e noce moscata. 

Perché è piccante il peperoncino?

Il peperoncino contiene capsaicina la principale responsabile del grado di piccantezza. La capsaicina provoca la sensazione di bruciore proporzionalmente alla sua quantità all'interno del seme. Quando si mangia qualcosa di particolarmente piccante, sembra che la bocca prenda fuoco, ma si tratta solo di una sensazione perché in realtà la temperatura rimane uguale a prima.Questa sostanza interagisce esclusivamente con alcuni termorecettori presenti nella bocca che segnalano al cervello l'innalzamento della temperatura, oltre i 43°, e li attiva come se avvenisse un reale aumento di temperatura nel corpo; a questo punto il cervello invia il segnale di bruciore. La fase di intenso "piccare" dura qualche minuto, e lascia spazio ad una sensazione di benessere innescata dal fatto che il dolore causato dalla capsaicina, produce nel cervello le endorfine, sostanze naturali che attenuano il dolore e regalano sensazioni piacevoli.

La Scala Scoville

La scala Scoville è la scala che misura la piccantezza di un peperoncino. La capsicina stimolando i recettori situati sulla lingua provocando quindi la tipica sensazione di "bruciore"; il numero di unità di Scoville indica la quantità di capsicina equivalente contenuta.

La scala di Scoville prende il nome dal suo ideatore, Wilbur Scoville che la sviluppò nel 1912. Questo test originariamente prevedeva che una soluzione dell'estratto del peperoncino venisse diluita in acqua e zucchero finché il "bruciore" non fosse più percettibile; il grado di diluizione, posto pari a 16 milioni per la capsaicina pura, dava il valore di piccantezza in unità di Scoville. Il valore 16 milioni per la capsaicina fu posto arbitrariamente da Scoville.

Come rimediare alla sensazione di bruciore

Solitamente, dopo aver ingerito qualcosa di particolarmente piccante, soprattutto se si è poco abituati, le persone istintivamente bevono acqua, senza avere però alcun effetto benefico, perché i capsaicinoidi non sono solubili in questo liquido. È consigliabile quindi mettere in bocca un pezzo di pane, bere del latte, o assumere olio, grassi o super alcolici, nei quali la sostanza piccante si scioglie, e la sensazione di fuoco in bocca si allevia.

Come coltivare pianta di peperoncini in VASO

Le piante di peperoncino non richiedono cure complicate e sono una vera gioia per gli occhi, oltre che per il palato. Quando maturano, i loro coloratissimi frutti, abbelliscono il terrazzo o le finestre di casa.

CORRETTA IRRIGAZIONE

abbondante e regolare (lo strato superiore del terreno deve asciugare tra un'irrigazione e l'altra)

 

ESPOSIZIONE

pieno sole, favorendo la maturazione dei peperoncini 

 

 

CONCIMAZIONE con solfato di potassio

Possibile scegliere tra concime a lenta cessione ORGANICO o un concime a rapido assorbimento, per un effetto immediato

 

TERRENO BASICO & ben drenato

La scelta del corretto terreno di coltura permetterà alla pianta di sviluppare al meglio tutte le proprie qualità

 Per aumentare la piccantezza del frutto bisogna azzerare l'annaffiatura nelle ore prima del raccolto.

La raccolta dei frutti: ESTATE

La raccolta va effettuata quando i frutti sono completamente maturi, usate una piccola cesoia o le forbici per non danneggiare le piante.

Dopo il raccolto.. si mangia!

Una volta raccolti i peperoncini possono essere consumati freschi o conservati per qualche giorno in frigoriferoIl metodo più comune è l'essiccazione: i peperoncini vanno lasciati esposti alla luce del sole oppure essiccati artificialmente (nel forno elettrico o a gas). Una volta evaporata l'acqua, la loro durata è assicurata nel tempo.

Usi particolari e creativi del peperoncino

I peperoncini secchi possono essere utilizzati per creare "collane" decorative da appendere ad esempio alle pareti della cucina. Queste colorate ghirlande si realizzano semplicemente infilando, con ago e filo, i peperoncini secchi in prossimità del picciolo.

Ricette veloci e facili

Olio piccante

Ingredienti:

- 1 Litro  di olio extravergine d'oliva

- peperoncino essiccato (frutto intero)

Procedimento:

Prima operazione lavare i peperoncini ed eliminare il gambo. Andranno poi immersi in un recipiente di vetro ricolmo d'olio; coprire con un coperchio. Lasciare almneo 3-4 settimane a macerare i peperoncini nell'olio; se è di vostro gusto potrete aggiungere anche spicchi d'aglio, rosmarino oppure finocchietto. Agitare i contenitori con olio e peperoncino di tanto in tanto. Una volta conclusa la macerazione, filtrare l'olio.


Conserva di peperoncini

Ingredienti:

- 300 gr di peperoncini interi e freschi

- 500 ml di olio extravergine d'oliva

- sale grosso

Procedimento:

Pulire i peperoncini; tagliateli in due nel verso della lunghezza. Una volta ottenute diverse metà speculari stendere uno strofinaccio su di uno scolapasta,  spolverare con il sale e posare poi uno strato di peperoncini; continuate alternando i due ingredienti. Creare una pressa sopra a tutti gli strati, una pentola piena d'acqua o un piatto; in questo modo il sale agirà facendo perdere l'acqua al frutto (mettere inoltre un piatto sotto al canovaccio con peperoncino e sale, per raccogliere l'acqua che gocciolerà). Far riposare per 6 ore. Passate le ore necessarie pulire il peperoncino dal sale con un pennello o carta da cucina, NON usare acqua. Inserire i peperoncini in un vasetto e ricoprire completamente i frutti d'olio. Agitare ogni tanto.

Salsa al peperoncino

Ingredienti:

- 300 gr di peperoncini interi e freschi

- 90 gr di olio extravergine d'oliva

- 1 spicchio d'aglio

- 140 gr sale grosso 

Procedimento:

Pulire i peperoncini; tagliateli in due nel verso della lunghezza. Una volta ottenute diverse metà speculari stendere uno strofinaccio su di un vassoio,  spolverare con il sale e posare poi uno strato di peperoncini, coprire col sale rimasto. Coprire con un altro strofinaccio e lasciare a riposo per 1-2 giorni. Rimuovere il sale con un pennello (non usare acqua); infine peperoncini, aglio e olio a filo; andranno frullati fino ad ottenere una crema omogenea.


 FONTI: ORTO MIO _ http://www.ortomio.it/peperoncini_piccanti.html

RICETTE CULINARIE _ http://www.buttalapasta.it/

Scrivi commento

Commenti: 0